Nuovo Campus dei Licei

Schio (VI)

Concorso di progettazione

Il lavoro che si è tentato di svolgere non è stato quello di dipingere particolari espressioni in un volto o dotarlo di una bella maschera, bensì quello di ripulire questo volto dalle possibili maschere che già possiede per ritrovarne la visione vera, l’anima.
Questa è stata la base di partenza della nostra strategia di progetto: cercare di sviluppare il più possibile ciò che il luogo ha già dentro di se e che ancora non riesce ad esprimere, in qualche modo promuoverne la crescita nel rispetto di ciò che è già, pur consapevoli che un progetto non solo potrà interpretare le linee di forza di sviluppo e di relazione latenti, ma che sovrapporrà ad esse un ulteriore sistema di forze che produrrà nuove deformazioni alla membrana-territorio, in linea con le nuove esigenze di crescita.
Nella progettazione si è cercato di seguire una concezione dell’opera architettonica non come sovrapposizione di un elemento sul paesaggio, ma come un organismo che nasce dal paesaggio ed interagisce con esso. Tale organismo, avendo una “struttura” ed una “densità” proprie, sviluppa un dialogo con il suo luogo, modificandolo quasi naturalmente, abbracciandolo di vibrazioni e di movimenti. Pur evidenziando il carattere del nuovo insediamento, l’impatto visivo è minimo, addolcito e mitigato dall’abbraccio verde.
Si è studiata una distribuzione degli spazi al fine di conferire agli stessi la maggiore flessibilità ed autonomia possibile, pur salvaguardando l’unità formale e compositiva del progetto. Questi spazi, godendo di tale autonomia funzionale gli uni dagli altri, permettono ai nuovi organismi architettonici di essere utilizzati in parti, in accordo con diversi tempi e modi di utilizzo.

Luogo

Schio (VI)

Anno

2004

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